Via Regina Margherita 86 Adrano (CT)
334 244 58 34
info@abioconsulting.it

Legionella

Lo studio ABioConsulting del Dr. Bulla Antonino, esegue campionamento ed esami microbiologici per la prevenzione e il controllo della Legionellosi, rilasciando manuali e registro di autocontrollo. I test microbiologici vengono eseguiti da laboratorio specializzato e accreditato “Accredia”, ricercando il batterio su matrici ambientali quali acqua ed aria.

Cosa è la Legionella?

La Legionella è un batterio aerobio definito gram-negativo di cui si conoscono molte specie tra cui la più pericolosa è la “Legionella pneumophila”. Il batterio prolifera negli ambienti acquatici naturali, risalendo poi a quelli artificiali come le tubature e gli impianti idrici dei centri abitati (serbatoi, piscine, fontane). Contrarre la Legionellosi è, quindi, un rischio insito in diversi ambienti che, per questo motivo, necessitano di una corretta valutazione del rischio Legionellosi e di misure preventive per impedire la proliferazione del batterio. Le condizioni più favorevoli alla proliferazione sono: condizioni di stagnazione; presenza di incrostazioni e sedimenti; biofilm; presenza di amebe.I batteri, inoltre, possono sopravvivere con una temperatura dell’acqua compresa tra i 5,7 e i 55 °C, mentre hanno il massimo sviluppo con una temperatura dell’acqua compresa tra i 25 e i 42 °C.
I sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria e i loro componenti, così come pure l’acqua potabile e le attrezzature sanitarie, possono favorire e amplificare la diffusione di sostanze aereodisperse; tra queste di particolare pericolosità risulta essere Legionella spp. I più comuni impianti generatori di aerosol associati ad edifici comprendono torri di raffreddamento, condensatori evaporativi, diffusori di docce, aeratori di rubinetti, vasche per idromassaggio, nebulizzatori ed umidificatori. Le infezioni sono risultate causate anche dalla contaminazione delle reti di distribuzione dell’acqua, apparecchi sanitari, attrezzature per l’ossigenoterapia, fontane e umidificatori ultrasonici.

La norma prevede infatti che i responsabili della gestione strutture ricettive e sanitarie effettuino un valutazione del rischio specifico esistente considerando una costante attività di controllo e monitoraggio mettendo in atto le misure previste dalle Linee Guida recepite dalla Regione Sicilia nel DECRETO 5 agosto 2015 “Recepimento dell’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, ai sensi degli articoli 2, comma 1, lett. b), e 4, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sul documento recante “Linee guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi”

La prevenzione del rischio legionella, o meglio del rischio Legionellosi, ed i campionamenti per l’analisi legionella è obbligatoria per le seguenti strutture come descritto nella sezione “prevenzione rischio Legionellosi”:
 * Strutture turistico – recettive quali Hotel, affittacamere, stabilimenti balneari, alberghi;
* Stabilimenti centri termali, piscine, centri benessere.
* Strutture sanitarie – assistenziali, Residenza sociali, Assistenziali, Case di Riposo
* Studi e ambulatori medici e dentistici.

La Legionellosi è una patologia in costante aumento ed i recenti casi di contaminazione di reti idriche di alberghi, treni, ospedali e navi da crociera indicano come questo problema sia sempre più emergente e non ancora del tutto conosciuto. La penetrazione del batterio nei polmoni si ha per inalazione diretta. La Legionella aderisce alla parete delle vie respiratorie grazie alla presenza dei pili. Questa capacità permette al patogeno di vincere la clearance muco-ciliare, la quale può essere ulteriormente ridotta a seguito di varie cause (fumo, malattie polmonari, alcolismo), in tal modo predisponenti l’infezione. La Legionella tende a indurre l’attivazione di un’immunità cellulo-mediata, la quale però è inefficace. Il batterio fagocitato prolifera all’interno delle cellule, inducendo rottura di queste ultime. Il ciclo di fagocitosi e citolisi tende a perpetuarsi, ed è più grave nei pazienti con deficit dell’immunità cellulo-mediata.