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Non mangiare patate verdi e germogliate: rischio intossicazione da Solanina

Non mangiare patate verdi e germogliate: rischio intossicazione da Solanina

“Evitare di mangiare patate verdi e patate con molti germogli”: arriva dalla Germania il consiglio diretto ai consumatori ma anche ai produttori/ristoratori che fanno uso di patate. Il BrF, l’Istituto federale tedesco per la valutazione del rischio, recentemente ha riesaminato il rischio associato all’ingestione di glicoalcaloidi, già oggetto di studio in passato.

Secondo il BfR, le patate ancora verdi e quelle con molti germogli, sono particolarmente ricche di glicoalcaloidi, un gruppo di sostanze presenti naturalmente in alcune piante per difendersi da parassiti e microorganismi. Si tratta però di composti tossici per l’uomo, se assunti in grandi quantità. Una di queste sostanze è la Solanina che non dovrebbe superare i 100 mg/ kg in patate fresche, per una dose tollerabile di 0,5 mg per kg di peso corporeo. L’ingestione di livelli elevati di solanina può provocare nausea, mal di stomaco, vomito, diarrea e a volte febbre, raramente alterazioni respiratorie e cardiache.

Nel recente documento pubblicato dall’istituto tedesco, sono state elencate alcune misure preventive, finalizzate a ridurre il rischio di intossicazioni da glicoalcaloidi e in particolare da Solanina e nello stesso tempo finalizzate a ridurre le alterazioni e lo spreco degli ortaggi.

1) Conservare le patate al buio e in un luogo fresco e asciutto
2) Le patate verdi, vecchie o con molti germogli non sono adatte al consumo e sono dunque da scartare
3) Dove possibile rimuovere la parte verde o il germoglio
4) Se si sceglie di consumare le patate con tutta la buccia, selezionare solo patate fresche e senza alterazioni esterne
5) Evitare di far consumare ai bambini patate con la buccia
6) Non consumare patate se ci si accorge del loro sapore amaro